Quante persone conoscete che siano entusiaste del proprio lavoro? Non soddisfatte, attenzione: nemmeno orgogliose, o fedeli all’impresa, ma entusiaste, coinvolte. Poche? Poche, magari, anche nell’azienda che gestite?
È un problema più significativo di quanto pensiate. I lavoratori non coinvolti
– raramente fanno più del minimo indispensabile
– arrivano più spesso tardi al lavoro
– sovente diffondono negatività nell’ufficio
– e sono una delle prime sorgenti dei reclami e dell’insoddisfazione dei clienti.
Poco importante? Forse troverete più interessante il report della Towers Perrin che mosta come le aziende i cui dipendenti sono, di contro, fortemente coinvolti abbiano dei margini netti più alti del 6%, un livello molto minore di prodotti difettosi, e una produttività nettamente superiore. Ma se è tanto importante, perchè così tante aziende non riescono a coinvolgere i propri dipendenti? Ecco le tre ragioni fondamentali:
1. Coinvolgimento, felicità e soddisfazione non sono la stessa cosa
Bisogna capire che è perfettamente possibile essere soddisfatti del proprio lavoro, essere felici del proprio lavoro, ed essere perfino entrambe le cose contemporaneamente – ma non essere coinvolti. Entrambe le condizioni sono necessarie, e auspicabili: ma un lavoratore coinvolto è quello che ha un legame intimo, emozionale, con il proprio lavoro. È qualcuno che condivide il lavoro che fate come azienda, le vostre motivazioni, i vostri valori. Ed è per questo che è disposto a dare di più, con la massima convinzione e un totale entusiasmo.
2. Il legame fra coinvolgimento e produttività è meno banale di quanto pensiate
Proprio per quanto abbiamo appena detto, pensare che coinvolgere i dipendenti sia una questione di qualche benefit aggiuntivo, o di una gratifica a fine anno significa mancare completamente il bersaglio. La motivazione reale è interiore: nasce dal desiderio di provare effettiva gioia nel proprio lavoro. E perchè questo accade, i dipendenti devono avere a disposizione gli strumenti, le risorse e la formazione necessarie a svolgere un buon lavoro, e soprattutto sentirsi ascoltati quando hanno proposte per migliorare se stessi e il lavoro di tutti. È la produttività che genera coinvolgimento, non una soluzione artificiale.
3. Non ci sono soluzioni lampo
Cambiare la situazione di coinvolgimento nella vostra azienda non è mai semplice come aumentare gli stipendi, licenziare chi vi sembra negativo, o ampliare la sala relax. Non potete sistemare il problema dall’oggi al domani, perchè quello del coinvolgimento è un problema culturale, e cambiare la cultura della vostra azienda richiede impegno e tempo. Forse proprio per questo, a maggior ragione, vi conviene iniziare da subito.