Al giorno d'oggi è doveroso constatare che i device elettronici come gli smartphone, i tablet e altri dispositivi, sono degli strumenti ai quali non si può fare a meno.
La giornata di miliardi di persone inizia e finisce spesso con il cellulare in mano, al punto che molte di esse potrebbero sentirsi irrealizzate se non hanno dato l'ultima occhiata alle notifiche prima di andare a letto.
Ovviamente, queste tecnologie hanno cambiato positivamente le nostre esistenze da quando sono state introdotte: basti pensare a quanto è divenuto facile chiamare qualcuno dall'altra parte del mondo, lavorare anche da casa, collegarsi alle piattaforme di didattica a distanza, videogiocare o guardare un contenuto in streaming.
Ma che dire dell'effetto che la tecnologia ha avuto sulla nostra psiche?
Qual è il suo lato oscuro che molti tralasciano?
Esploriamo meglio questo argomento nei prossimi paragrafi!
La tecnologia come fonte di distrazione
È sempre più evidente come gli smartphone e le app installate su di essi siano diventate delle droghe in grado di creare dipendenza, arrivando a provocare sentimenti come stress e ansia quando si è lontani da essi.
Senza dubbio, pertanto, uno dei lati oscuri della tecnologia è proprio il suo essere una distrazione continua; se ci pensiamo bene, infatti, la giornata di ognuno di noi viene scandita da bip, squilli, vibrazioni, notifiche di vario genere che ci annunciano l'arrivo di una mail, di un messaggio o di un aggiornamento proveniente dai social.
Questi continui ronzii e fastidi rumorosi rappresentano delle distrazioni perpetue alle quali ormai non si fa neanche più caso: il gesto di sbloccare il cellulare per controllare ciò che è arrivato è diventato istintivo e impulsivo, un'azione meccanica svolta senza neanche più pensarci.
Tutto ciò non fa altro che ripercuotersi in modo negativo sulla capacità di concentrazione e di attenzione, nonché sulla memoria e sulle abilità cognitive che ognuno di noi possiede, rendendo sempre più complicato mantenere un certo focus su un'attività che si sta svolgendo.
La tecnologia come fonte di disturbi del sonno
È stato scientificamente provato che utilizzare un dispositivo elettronico a ridosso del riposo notturno abbia effetti molto negativi sulla sua qualità; pur sapendolo, però, la stragrande maggioranza dei fruitori della tecnologia non può fare a meno di controllare le notifiche, navigare sui social o fare l'ultima partita al proprio mobile game preferito prima di andare a dormire.
Il classico scroll sulle app di messaggistica o nei siti web eccita il cervello, rendendo difficile il raggiungimento del giusto stato di calma necessario per addormentarsi; non solo, la luce blu che gli schermi emettono interferisce con la secrezione della melatonina, l'ormone che regola i cicli di sonno-veglia.
Tutto ciò si traduce in un sonno ridotto e scadente, il che ha ripercussioni sull'indomani e sulla generazione di stati di ansia e stress spesso di grave entità.
La tecnologia come fonte di ansia sociale
Senza dubbio, uno dei motivi principali per i quali si utilizza ossessivamente il proprio smartphone o tablet è legato all'uso dei social network, strumenti che ci permettono di rimanere in costante comunicazione con persone non solo vicine a noi, ma anche con chi si trova a chilometri e chilometri di distanza.
Per questo, alcuni scienziati hanno coniato una nuova fobia detta FOMO (Fear of Missing Out), ossia la paura di essere tagliati fuori da un qualsiasi evento sociale: si tratta di un problema legato ai social dato che porta il soggetto che ne è affetto ad avere la sensazione di non essere coinvolto nei momenti piacevoli che le persone parte delle sue amicizie online postano.
Non solo, un altro effetto molto grave dell'utilizzo smodato dei social network è il cosiddetto confronto sociale, ovvero la tendenza a paragonarsi agli altri seguendo dei parametri pressoché futili e che non hanno minimamente a che fare con il vero valore di una persona nella vita reale, come il numero di amicizie o i like lasciati ad una propria foto.
Alla luce di questo, molti tendono a fornire un'immagine di sé stessi deformata che non rispecchia ciò che sono realmente, arrivando a selezionare al millimetro i contenuti da postare e scegliendo quali aspetti della propria vita nascondere pur di ricevere attenzioni.
Questa è, triste a dirsi, la causa di sempre più diffusi stati depressivi che nascono in persone che hanno questa cattiva tendenza, molte delle quali purtroppo arrivano anche a commettere l'insano gesto di togliersi la vita.
Insomma, la tecnologia è senza dubbio uno strumento che ha migliorato la vita delle persone rendendo smart e veloci azioni che richiedono più tempo del previsto per essere svolte senza l'ausilio di dispositivi elettronici.
Tuttavia, l'uso consapevole e guidato dal buon senso dei device tecnologici è fondamentale per evitare di incorrere in questi aspetti oscuri della tecnologia che, purtroppo, mietono sempre più vittime!